Storia
Ogni grande traguardo viene raggiunto a partire da piccoli passi. Abbiamo iniziato condividendo una visione e l'abbiamo portata avanti.
Ora la stiamo trasformando in una realtà sempre più grande.
Il passato
Tutto cominciò con la primogenita La Rocca nel primo dopoguerra che giocò le prime partite ufficiali sul campo, da tutti conosciuto, della Fara; poi venne la storica e poliedrica Vecchia Bergamo con le sue mitiche magliette rosa; quindi arrivò la squadra del Sant'Andrea che vide militare nelle sue fila grandissimi giocatori di Città Alta. Così eccoci arrivati ai primi anni settanta con la rinata Unione Sportiva La Rocca dalla cui fusione con la S.P.I.V. Società Polisportiva Inter Vites di Borgo Canale nacque, nel 1982, la Polisportiva Bergamo Alta, per tutti semplicemente PBA.
Già, sono passati quarant'anni, ricchi di soddisfazioni e amarezze, di gioie e problemi, di trionfi e difficoltà, sicuramente tanti anni di presenza continua ed attiva nel tessuto sociale di Città Alta .
Sicuramente ne sono finiti di palloni sotto le Mura da quando ci si lavava dopo le partite nella fontana del Pozzo Bianco, da quando si montavano le porte in legno con i pali quadrati gelosamente custodite nel magasì dei Magi, da quando si andava in trasferta stipati nella 128 verde del Giani, da quando dalla finestra della Elsa sventolava orgogliosamente il vessillo della Rocca, da quando le tribune della Ceta si riempivano all'inverosimile per le finale del Torneo dei Bar.
Nei primi anni novanta la PBA ha incrociato il suo cammino con la Cooperativa Città Alta, da sempre punto di riferimento fondamentale per le attività sociali e ricreative del vecchio borgo, diventandone parte integrante e complementare allo stesso tempo, traendo nuove energie e soprattutto nuove risorse umane indispensabili per continuare il suo percorso.
Per questo da molti anni la Cooperativa Città Alta sostiene, finanzia e promuove le attività della Polisportiva; infatti dire Cooperativa Città Alta o dire PBA. è praticamente la stessa cosa perché i valori sono gli stessi, gli obiettivi perfettamente allineati, in molti casi gli istruttori che allenano i ragazzini sono dipendenti della cooperativa.
Alla fine degli anni novanta si è dovuto abbandonare il mitico campo della Fara ormai inadeguato anche in termini di sicurezza alla disputa delle gare di campionato anche solo delle squadre del settore giovanile.
Così le squadre hanno trasferito armi e bagagli al Campo Generale Utili per le partite, mantenendo il campetto dell?oratorio di Borgo Canale per gli allenamenti, dove grandi e piccoli si allenano a stretto contatto. Questa sinergia è possibile perché molti atleti della nostra prima squadra sono impegnati anche nel ruolo di istruttori o accompagnatori delle squadre del settore giovanile al fine di garantire continuità di metodo e di ideali nel corso degli anni.
Con il tempo si è maturata la consapevole convinzione che la risposta al desiderio di divertimento e di crescita, in ogni attività nostra e dei nostri ragazzi, sia una possibilità aperta di educazione al vero e al bello.
Così nel 2007 la Polisportiva Bergamo Alta e la Cooperativa Città Alta insieme ad alcuni genitori e rappresentanti della Scuola Imiberg hanno dato vita alla nuova società P.B.A. Imiberg Associazione Sportiva Dilettantistica.
Dopo cinque anni di fattiva e positiva collaborazione con l'Imiberg, si è deciso di dare ancora più risalto alla tradizione e al radicamento sul territorio, così proprio nell'anno del 30° anniversario di fondazione, si è tornati alla vecchia e gloriosa denominazione: Polisportiva Bergamo Alta.
Il presente
Desideriamo vivere lo sport con tutti i giocatori e anche per quello da anni abbiamo introdotto l'Offerta educativa ed il Patto Formativo con le famiglie dei nostri iscritti per una maggiore coesione nella formazione del giocatore che non può prescindere dalla sua educazione morale.
L'esperienza maturata sul campo ci ha portato a chiedere un intervento attivo da parte delle famiglie, una loro e nostra responsabilizzazione, nel rispetto della Carta dei Diritti dei giovani atleti, affinché non vengano considerati dei campioni in miniatura. L'attenzione è inoltre stata rivolta al rispetto delle regole, del gruppo, degli spazi di allenamento e degli impegni presi a inizio stagione. Riteniamo che solo attraverso una constante sinergia con le famiglie e le varie agenzie educative sul territorio si possa offrire un contributo di eccellenza alla comunità di Città Alta.
Importante è il contributo del nostro responsabile del settore giovanile, psicologo dello sport, incaricato di coordinare e guidare allenatori e dirigenti nel compito, a volte difficile, di gestire con attenzione e sensibilità le diverse problematiche comportamentali legate alle varie età dei componenti delle squadre.